Tutti fuggono da questo gelido inverno
Tutti fuggono lontano da qui
Ma tu vaghi nella notte e mi cerchi
Sei l'unica anima che brilla nel buio
Per me sei tutto e anche di più
Quando te ne vai non vivo
Forse non dovrei lasciarti andare
Assentati ancora e non vedrai più la luce
Guardami negli occhi
Vediamo se ti è rimasta un po di forza
Vediamo se riesci ancora a riconoscermi
Vediamo se ti senti ancora al sicuro tra le mie braccia
Se riesco a coprire il gelo della notte
Che soffia sulla tua pelle diafana
Sui tuoi lunghi capelli neri
Vediamo se ricordi il mio nome
Vediamo se sei rimasta la stessa di prima
Vediamo se hai ancora quegli occhi verdi
Se questi occhi mi basteranno anche stavolta
Se sei ancora in vita
Baciamo nella notte
Sotto la luna
Baciami nel gelo
Sotto le stelle
lunedì 12 dicembre 2011
domenica 11 dicembre 2011
Mi presento
Sono gabriella,ma potete chiamarmi gab. Ho appena aperto un blog perché amo scrivere e voglio sfogarmi da qualcosa di diverso dai miei soliti quaderni che scrivo e non li riapro più. Non sono qui di certo per parlare di moda(ammetto che mi piace vestirmi bene e truccarmi ma dedicare un blog a quello che ci si mette addosso lo trovo superficiale);ma sono qui per appuntare quello ke mi succede,le litigate a casa,le difficoltà della scuola(frequento il liceo classico)e potrete seguire tutti i miei inutili tentativi di essere normale.
Della mia vita non ci sono molte cose felici da raccontare.Sarà per incompatibilità di caratteri ma da quando i miei genitori si sono separati,circa otto anni fa,il mio rapporto con loro non è stato dei migliori. Avevo sei anni,accadde tutto così velocemente,e senza accorgermene mi ritrovai sola con mia madre e mia nonna,in una nuova casa e in una nuova scuola.
Gli anni delle elementari gli ho passati sola con me stessa e i miei pensieri,perché mia madre era sempre al lavoro e mia nonna non era proprio quello che desideravo come compagnia. Avevo imparato a cucinare,tenevo la casa e la camera a posto e il mio unico svago erano i libri. Mia madre era contenta di me e dei miei voti a scuola,ma io stavo male,mi sentivo isolata,a scuola mi prendevano sempre in giro perché mia madre era straniera e tenevo i capelli corti tipo frate. Mio padre era poco presente,anche perché fa il camionista e posso stare con lui solo nei fine settimana. Da quando i miei si sono separati poi,non sono mai andata a trovare i miei nonni paterni,e solo ora mi rendo conto della gravita di ciò.
Tutto è peggiorato drasticamente quando mia madre si è fidanzata con il suo nuovo compagno di venti anni più grande di lei,poco più di due anni fa. Lei diceva sempre che non erano fidanzati,che erano solo amici. Io sapevo che mentiva. Non riuscivo a capire il perché,visto che c'erano stati altri fidanzati dopo mio padre,ma solo più tardi ho scoperto che mia madre mi nascondeva molte cose.
Frequentavo la seconda media e mi piaceva un ragazzo della terza. Alti,moro e ripetente,con il fascino del bullo con i pantaloni calati. Iniziai a stare male perché mi sentivo orribile,avevo i capelli corti,i denti storti e mettevo solo tute,e cosa peggiore mia madre non voleva che mi fidanzassi prima dei sedici o diciassette anni. Nel febbraio del 2010 mia madre scopri di essere incinta e me lo comunicò con molta leggerezza,senza prevedere che sarebbe stato un duro colpo per me. In due o tre settimane cambiò tutto,la tristezza e la delusione diventarono rabbia e disperazione,vedevo mia madre così contenta della maternità mentre mio padre mi diceva che quel bambino non sarebbe mai stato mio fratello o mia sorella.
Iniziai ad andare male a scuola,a comprare valanghe di vestiti e di trucchi,a sfogarmi nel cibo. Ho preso cinque chili e mia madre ha iniziato a dire che ero grassa,obesa;ho iniziato a uscire e secondo mia madre le mie compagnie erano sbagliate,ho iniziato a fumare ma solo perché lo volevo io,non mi ha costretta nessuno. Fumavo per sentirmi grande,per non essere più considerata una sfigata asociale.
A ottobre poi è successo quello che temevo:mia madre ha avuto una bambina e il suo compagno è venuto ad abitare con noi. Io non reggevo più la situazione,volevo scappare,e sentendo mia madre ripetere continuamente che ero grassa per un periodo sono diventata bulimica. Dopo un mese ho ripreso tutti i chili che avevo perso e che sto riperdendo. Ero sulla strada della rovina,litigavo sempre con mia madre,diceva che ero una vergogna per lei,che non mi voleva come figlia,mi insultava e a volte mi picchiava,e vedevo una cupa soddisfazione nei suoi occhi mentre piangevo.
Anche mio padre ha fatto la sua parte,mi prometteva che sarebbe tutto passato subito,stavo bene per dieci minuti e poi rientrando a casa ricominciava l'incubo,l'abisso pieno delle sue gelide parole.
Ho fatto molti errori in quel periodo,ma io desideravo solo una vita normale,come quella delle mie amiche,volevo un fidanzato,volevo essere bassa e magrolina. Soffrivo per la mia altezza(1.75),mi sentivo e tuttora mi sento a disagio con le mie amiche più basse.
Non ho molto altro da dire per ora,solo che ho provato in tutti i modi di stare bene e non dare peso alle sue parole,ma mia madre conosce molto bene i miei punti deboli e le parole che mi feriscono di più. È convinta che tutto ciò mi renderà più forte per affrontare meglio la vita,ma in questo periodo delicato e complicato come l'adolescenza credo che situazioni del genere siano solo fonte di debolezza e umiliazione.
Della mia vita non ci sono molte cose felici da raccontare.Sarà per incompatibilità di caratteri ma da quando i miei genitori si sono separati,circa otto anni fa,il mio rapporto con loro non è stato dei migliori. Avevo sei anni,accadde tutto così velocemente,e senza accorgermene mi ritrovai sola con mia madre e mia nonna,in una nuova casa e in una nuova scuola.
Gli anni delle elementari gli ho passati sola con me stessa e i miei pensieri,perché mia madre era sempre al lavoro e mia nonna non era proprio quello che desideravo come compagnia. Avevo imparato a cucinare,tenevo la casa e la camera a posto e il mio unico svago erano i libri. Mia madre era contenta di me e dei miei voti a scuola,ma io stavo male,mi sentivo isolata,a scuola mi prendevano sempre in giro perché mia madre era straniera e tenevo i capelli corti tipo frate. Mio padre era poco presente,anche perché fa il camionista e posso stare con lui solo nei fine settimana. Da quando i miei si sono separati poi,non sono mai andata a trovare i miei nonni paterni,e solo ora mi rendo conto della gravita di ciò.
Tutto è peggiorato drasticamente quando mia madre si è fidanzata con il suo nuovo compagno di venti anni più grande di lei,poco più di due anni fa. Lei diceva sempre che non erano fidanzati,che erano solo amici. Io sapevo che mentiva. Non riuscivo a capire il perché,visto che c'erano stati altri fidanzati dopo mio padre,ma solo più tardi ho scoperto che mia madre mi nascondeva molte cose.
Frequentavo la seconda media e mi piaceva un ragazzo della terza. Alti,moro e ripetente,con il fascino del bullo con i pantaloni calati. Iniziai a stare male perché mi sentivo orribile,avevo i capelli corti,i denti storti e mettevo solo tute,e cosa peggiore mia madre non voleva che mi fidanzassi prima dei sedici o diciassette anni. Nel febbraio del 2010 mia madre scopri di essere incinta e me lo comunicò con molta leggerezza,senza prevedere che sarebbe stato un duro colpo per me. In due o tre settimane cambiò tutto,la tristezza e la delusione diventarono rabbia e disperazione,vedevo mia madre così contenta della maternità mentre mio padre mi diceva che quel bambino non sarebbe mai stato mio fratello o mia sorella.
Iniziai ad andare male a scuola,a comprare valanghe di vestiti e di trucchi,a sfogarmi nel cibo. Ho preso cinque chili e mia madre ha iniziato a dire che ero grassa,obesa;ho iniziato a uscire e secondo mia madre le mie compagnie erano sbagliate,ho iniziato a fumare ma solo perché lo volevo io,non mi ha costretta nessuno. Fumavo per sentirmi grande,per non essere più considerata una sfigata asociale.
A ottobre poi è successo quello che temevo:mia madre ha avuto una bambina e il suo compagno è venuto ad abitare con noi. Io non reggevo più la situazione,volevo scappare,e sentendo mia madre ripetere continuamente che ero grassa per un periodo sono diventata bulimica. Dopo un mese ho ripreso tutti i chili che avevo perso e che sto riperdendo. Ero sulla strada della rovina,litigavo sempre con mia madre,diceva che ero una vergogna per lei,che non mi voleva come figlia,mi insultava e a volte mi picchiava,e vedevo una cupa soddisfazione nei suoi occhi mentre piangevo.
Anche mio padre ha fatto la sua parte,mi prometteva che sarebbe tutto passato subito,stavo bene per dieci minuti e poi rientrando a casa ricominciava l'incubo,l'abisso pieno delle sue gelide parole.
Ho fatto molti errori in quel periodo,ma io desideravo solo una vita normale,come quella delle mie amiche,volevo un fidanzato,volevo essere bassa e magrolina. Soffrivo per la mia altezza(1.75),mi sentivo e tuttora mi sento a disagio con le mie amiche più basse.
Non ho molto altro da dire per ora,solo che ho provato in tutti i modi di stare bene e non dare peso alle sue parole,ma mia madre conosce molto bene i miei punti deboli e le parole che mi feriscono di più. È convinta che tutto ciò mi renderà più forte per affrontare meglio la vita,ma in questo periodo delicato e complicato come l'adolescenza credo che situazioni del genere siano solo fonte di debolezza e umiliazione.
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